di Ari Folman, 2008
31 marzo 2009

"Un'animazione scarna ma efficace racconta la guerra in Libano e un passato rimosso"
Miglior film straniero ai Golden Globes

Una sera, in un bar, un vecchio amico racconta al regista Ari Folman un incubo ricorrente nel quale 26 cani feroci lo inseguono. Lo stesso numero di animali, ogni notte. I due giungono alla conclusione che c’è un legame tra l’incubo e la loro missione nelle file dell’esercito israeliano durante la prima guerra del Libano, all’inizio degli anni ‘80. Ari si sorprende a scoprire di non ricordare niente di quel periodo della sua vita. Incuriosito da questo fatto inspiegabile, decide di incontrare e intervistare vecchi amici e compagni d’armi in giro per il mondo. Ha bisogno di scoprire la verità su quel periodo e su se stesso. Mano a mano che Ari va avanti con le ricerche, nella sua memoria cominciano ad emergere immagini surreali…

LA FRASE DA RICORDARE
"La memoria è dinamica, è viva. Riempie tutti i buchi del passato, anche con ricordi irreali"

Hai dato inizio a questo progetto avendo già in mente di realizzare un documentario animato?
Sì, certo. Ho sempre pensato a VALZER CON BASHIR come ad un documentario da realizzare in animazione. Per alcuni anni ho avuto in mente l’idea base del film ma non ero affatto contento all’idea di realizzarlo come un documentario in real life. Cosa ne sarebbe venuto fuori? Un uomo di mezza età intervistato davanti ad uno sfondo scuro, che racconta storie accadute 25 anni fa, senza immagini di archivio a documentarle. Sarebbe stato noiossisimo!
Allora mi è venuto in mente che avrebbe dovuto essere prodotto esclusivamente con l’animazione, usando disegni di fantasia. La guerra è molto surreale e la memoria gioca talmente tanti scherzi che ho ritenuto fosse meglio mostrare il viaggio della memoria con l’aiuto di grandi illustratori.
Che puoi dirci delle tecniche di animazione usate nel film?
VALZER CON BASHIR è stato realizzato prima in real video sulla base di una sceneggiatura di 90 pagine. E’ stato girato in un teatro di posa e montato come un film di 90 minuti. E’ stato poi trasformato in uno storyboard, e quindi disegnato utilizzando 2300 illustrazioni che in seguito sono state animate.
La tecnica di animazione è stata inventata dal nostro studio “Bridgit Folman Film Gang”, dal direttore dell’animazione Yoni Goodman. E’ una combinazione di animazione in Flash, animazione tradizionale e 3D. E’ importante per me chiarire che questo film non è stato assolutamente realizzato in rotoscopio, cioè che non abbiamo disegnato o dipinto sulla pellicola girata dal vivo. L’abbiamo ridisegnato da capo, grazie al grande talento dell’art director David Polonsky e dei suoi tre assistenti.
Il film si basa su reali esperienze personali?
La storia narra la mia esperienza. Racconta quello che ho passato dal momento in cui mi sono reso conto che alcune grosse parti della mia vita erano completamente sparite dalla mia memoria. Ho affrontato un grosso sconvolgimento psicologico durante i quattro anni in cui ho lavorato a VALZER CON BASHIR. Ho scoperto molte cose importanti del mio passato proprio mentre, durante quel periodo, mia moglie ed io mettevamo al mondo tre bambini. Questo ti fa riflettere, ti fa pensare che forse lo stai facendo per i tuoi figli.
Quando saranno cresciuti guardare il film potrebbe aiutarli a prendere le decisioni giuste, ossia a non prendere parte a nessuna guerra, di nessun genere.
Tutti gli intervistati sono persone reali che interpretano loro stesse?
Sette dei nove intervistati sono persone reali. Sono state intervistate e filmate in un teatro di posa. Per ragioni personali, Boaz (l’amico che sognava i cani) e Carmi (l’amico che vive in Olanda) non hanno voluto apparire nel film, perciò sono stati interpretati da attori. Ma le loro testimonianze sono vere.
Altri hanno avuto esperienze analoghe alla tua?
Certo. Non sono il solo. Credo che ci siano migliaia di ex soldati israeliani che hanno tenuto i loro ricordi ben sepolti nella memoria. Potrebbero vivere per il resto della vita così, senza che succeda nulla. Ma potrebbe anche accadere che un giorno improvvisamente dentro di loro tutto esploda, e allora potrebbe succedere chissà che cosa. In questo consistono i disordini da stress post-traumatico.
Cosa pensi della guerra?
Avendo realizzato VALZER CON BASHIR dal punto di vista di un semplice soldato, sono giunto ad una conclusione: la guerra è talmente inutile da non crederci. Non ha niente a che vedere con quello che si vede nei film americani. Niente fascino, niente gloria. Solo dei ragazzi giovanissimi che non vanno da nessuna parte, che sparano a gente che non conoscono, che si fanno sparare da gente che non conoscono, e poi tornano a casa e cercano di dimenticare. Qualche volta ci riescono. Ma la maggior parte delle volte no.

Intervista a Ari Folman

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Dove

Cinematografo Teatro "Filo"
Piazza Filodrammatici 4
26100 CREMONA

Quando

Al martedì alle ore 21,15

Biglietti

BIGLIETTO UNICO - Euro 5,00

Info

Tel. 0372.411252
GIRAMONDO E-Mail

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